mercoledì 28 maggio 2008

Industria fra bene e male



- L'incredibile sviluppo tecnologico registrato nel XX secolo, da un lato ha portato indubbi benefici in termini di aumento di aspettativa e qualità della vita nel mondo occidentale, dall'altro sta giustamente alimentando speranze di progresso nei paesi in via di sviluppo. Sfortunatamente, una tale rapida evoluzione soprattutto nei più grandi paesi asiatici, sta aumentando enormemente l'impatto dell'uomo sull'ambiente, e, di conseguenza, sulla salute. L'industrializzazione moderna e una economia fondata sulla continua incentivazione dei consumi di beni e servizi non sempre indispensabili, spesso promuove sprechi e cattivi stili di vita (utilizzo smodato del mezzo di trasporto privato, produzione crescente di rifiuti, ecc.). Il risultato è una pressione crescente sull'ambiente dovuta ai carichi crescenti di sostanze di ogni tipo immesse nell'aria, nell'acqua e nel suolo, l'esposizione alle quali può determinare effetti nocivi sulla salute.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Dove sono finite le biciclette a Pechino?Tutti con le auto...camminare a lungo riduce il rischio di malattie cardiovascolari e combatte l'obesità!!!E soprattutto per noi donne...bè fa bene alla cellulite!Se non riusciamo a fare un passo in avanti verso la Natura,facciamolo almeno in termini della nostra salute!

Anonimo ha detto...

chi troppo vuole causerà solo male. l'industrializzazione ci ha condannati a morte

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